Il Pesce San Pietro è una varietà di pesce di acqua salata, appartenente alla famiglia delle Zeidae. Si tratta di un animale solitario, che predilige una vita isolata, piuttosto che condivisa con un gruppo di simili. Si riproduce in diversi periodi dell’anno, in base al luogo in cui vive, e si nutre principalmente di piccoli pesci, cefalopodi e crostacei, catturandoli con un’improvvisa apertura della bocca.
Descrizione scientifica: Zeus Faber
Caratteristiche fisiche
La caratteristica fisica principale del Pesce San Pietro sta nella macchia scura sul fondo bianco della pelle: la leggenda narra che sia stato San Pietro in persona a catturare questo pesce con le mani, imprimendogli il tocco delle dita, visibile ancora adesso. Si tratta di un pesce che può raggiungere i 90 cm di lunghezza e gli otto chili di peso. Il corpo è ellissoidale, particolarmente schiacciato e la bocca è larga, a formare di imbuto quando è spalancata. Gli occhi sono grandi e la testa presenta diverse protuberanze e spine. Presenta lunghe appendici filamentose che si propagano dalla spina dorsale. Le pinne pettorali sono di dimensioni medie, quelle ventrali piuttosto lunghe, mentre quella caudale è trasparente e tondeggiante.
Habitat
Il Pesce San Pietro predilige fondali sabbiosi, ad una profondità di circa 200 metri, delle acque temperate e tropicali, in particolare nel Mediterraneo e nel Mar Nero. Spesso si trova anche al livello costiero, e non è raro catturarlo in acque basse.
Proprietà nutritive
Per 100 grammi di prodotto il Pesce San Pietro offre un valore energetico di 77,4 kcal., 16,2 grammi di proteine, 1,2 grammi di carboidrati e 0,9 grammi di grassi. Si conserva a -18° fino alla data di scadenza, a -12° per un mese, a -6° per una settimana e per tre giorni nello scomparto del ghiaccio. In frigorifero può essere conservato per un giorno e si consuma entro le 24 ore, previa cottura.
Il Pesce San Pietro viene considerato pregiato e le sue carni sono molto saporite: è tenero e semplice da pulire, le sue lische sono poche e facilmente individuabili data la grandezza. Il sapore ricco della carne si sposa con il valore nutrizionale ottimale del prodotto.
Prima di essere consumato è necessario pulire accuratamente il pesce, lavandolo ed eviscerandolo. Si consiglia di consumarlo nella sua interezza, anche se molti preferiscono cucinare esclusivamente i filetti più carnosi.
Per il suo valore nutritivo piuttosto contenuto, il Pesce San Pietro viene prediletto da chi è attento alla linea e, spesso, inserito all’interno di diete ipocaloriche e piatti light. Per il suo gusto deciso, è un alimento estremamente versatile ed al centro di numerose ricette della cucina italiana.
Ricette di cucina
Il Pesce San Pietro può essere cucinato all’acqua pazza, in un unico piatto a base di pesce e verdure: si tratta di una ricetta facile e veloce e particolarmente indicata per il periodo estivo, data la freschezza degli ingredienti. Può essere servito appena cotto o freddo, in ogni caso manterrà la sua consistenza fresca e succosa.
Nel periodo autunnale è consigliato cucinare questo pesce in crosta di patate: si tratta di un secondo piatto ottenuto dai filetti del pesce cotti in forno su un letto di patate e olio di oliva. Un piatto saporito, ma semplice da preparare, spesso preferito durante le feste natalizie.
Se cuciniamo, invece, il Pesce San Pietro al forno con aggiunta di asparagi e olive, otterremo un ottimo connubio fra il mare e la campagna, in una ricetta di semplice realizzazione, ottima come secondo piatto.
Per i bambini che hanno qualche difficoltà a mangiare il pesce, si consiglia di preparare i filetti alla milanese, in quanto si presentano nel piatto come una classica cotoletta di carne impanata e fritta. L’impanatura è fatta con uovo e pangrattato e la cottura avviene nel burro, rendendo la frittura leggera e priva di residui oleosi.