L’Aquila di mare – il cui nome latino è Myliobatis aquila – è un pesce che popola il Mediterraneo in genere e l’Adriatico sulle nostre coste. Come la Manta, con cui condivide una certa somiglianza data dal tipo di scheletro cartilagineo, appartiene alla famiglia delle Myliobatidae.
Descrizione scientifica: Myliobatis Aquila
Caratteristiche fisiche
A differenza dei comuni pesci, e in linea con quelli della famiglia di appartenenza, ha un corpo
più largo che lungo con pinne che possono ricordare dele ali e gli conferiscono la classica forma a rombo. Si tratta di ‘ali falcate’ che formano un angolo acuto con il corpo ed hanno una leggerea forma convessa. Chiaramente da qui viene il nome di ‘aquila’. La coda è piuttosto lunga, affusolata ed è dotata di due spine velenose. Ha un muso arrotondato che sporge dal corpo, Il colore dipende dall’habitat nel quale è inserito e spazia dal marrone, al grigio al colore giallastro. Ha pelle liscia e non squamosa come la pelle degli squali con i quali, non a caso, condivide la famiglia. Un altro dettaglio di condivisione con il grande predatore dei mari è la quantità dei denti taglienti. L’aquila di mare ha denti disposti su sette file.
Habitat
L’habitat, oltre che sul colore, incide sulle dimensioni. L’aquila di mare in alcuni luoghi può raggiungere i due metri di lunghezza ed i due quintali di peso. Conduce la sua esistenza in qcque dalle caratteristiche alquanto diversificate:Mar Mediterraneo, Atlantico orientale, mari della Scozia. A volte si spinge fino al mare della Norvegia. Si tratta di una specie costiera che vive a basse profondità piuttosto che in mare aperto e spesso nuota a livello della superficie. Viene pescato nell’Adriatico, anche con pesca di costa ma soprattutto con tecniche di pesca subacqua.
Proprietà nutritive
L’habitat, oltre che sul colore, incide sulle dimensioni. L’aquila di mare in alcuni luoghi può raggiungere i due metri di lunghezza ed i due quintali di peso. Conduce la sua esistenza in acque dalle caratteristiche alquanto diversificate:Mar Mediterraneo, Atlantico orientale, mari della Scozia. A volte si spinge fino al mare della Norvegia. Si tratta di una specie costiera che vive a basse profondità piuttosto che in mare aperto e spesso nuota a livello della superficie. Viene pescato nell’Adriatico, anche con pesca di costa ma soprattutto con tecniche di pesca subacqua.