E’ comunemente chiamata cozza ed appartiene alla famiglia dei Mytilidae. E’ nota per il suo sapore peculiare, ma non tutti sono a conoscenza della sua somiglianza con le ostriche. Entrambe producono perle ma il valore e le dimensioni sono completamente differenti, per questo le cozze non sono pregiate così come le ostriche.
Nome scientifico: Mytilus Galloprovincialis
Caratteristiche fisiche
Il mitilo è rappresentato da una conchiglia che all’esterno è di colore nero-violaceo mentre all’interno è madreperla. E’ costituita principalmente da carbonato di calcio, infatti le cozze, così come le vongole, sono ricche di ferro, magnesio e zinco necessari per sostenere l’attività nervosa, quella muscolare e la crescita delle ossa. La conchiglia è costituita da due parti di forma ovale, dette valve, e sono unite tra di loro mediante un filamento proteico detto cerniera. All’interno è contenuto ciò che risulta commestibile, ovvero il mollusco, il cui mantello può essere di colore giallo crema o arancione, in base al sesso. Generalmente il maschio è giallo, mentre la femmina è arancione, entrambi, però, hanno il bordo scuro, di colore marrone-nero.
Habitat
Le cozze vivono a contatto con i fondali marini e sono in grado di rimanere ancorate alle rocce grazie alla produzione del loro secreto che prende il nome di bisso. Si tratta di una radice filamentosa costituita da cheratina la quale è in grado di solidificarsi appena entra in contatto con l’acqua; in tal modo conferisce sostegno e permettere la formazione di numerosi gruppi, in quanto le cozze tendono a vivere unite tra di loro. Il mollusco è, quindi, capace di rimanere ancorato a qualsiasi corpo naturale o artificiale che risulta sommerso dall’acqua; pertanto si nutre di plancton ed è in grado di filtrare l’acqua. E’ tipico dei golfi e delle zone lagunari del Mar Adriatico.
Proprietà nutritive
Sono i molluschi maggiormente apprezzati poiché facili da preparare ma allo stesso tempo estremamente gustosi. E’ il sapore inconfondibile che ha permesso di considerarli una vera e propria prelibatezza. Per di più, le cozze sono fonte di nutrizione in quanto contengono proteine nobili, antiossidanti e vitamine quali B e C. Al loro interno non mancano sali minerali come fosforo, potassio e sodio che consentono le proprietà stimolanti e digestive tipiche dei mitili, ma è bene ricordare che sono considerate tra le pietanze afrodisiache per antonomasia. Contengono circa 86 calorie ogni 100 grammi ed è, quindi, possibile dedurre che sono molto leggere, in più includono solo una piccola quantità di grassi il che è fondamentale per chi segue una dieta ipocalorica. Generalmente è bene consumarne 300 o 400 grammi, secondo una porzione ideale.
Le cozze sono presenti in commercio sia vive che congelate; qualora vengano acquistate fresche, è necessario che il loro utilizzo avvenga il prima possibile, al massimo è possibile conservarle in frigo non oltre 3 giorni dopo l’acquisto. E’ consigliato verificare la freschezza del mollusco, infatti lo si può lasciare in acqua per qualche ora così da osservare le valve, se siano chiuse oppure aperte. Quelle socchiuse e, nel caso, aperte è bene rimuoverle perché guaste, in modo tale si conservano solo quelle con le valve ben serrate, simbolo di freschezza. E’ possibile imbattersi in cozze già pulite, nel caso contrario è necessario lavarle sotto l’acqua corrente.
Ricette di cucina
Data la sua consistenza gustosa, il mitilo si presta a squisiti antipasti, primi ed anche secondi piatti. Tra gli antipasti di mare, spiccano le cozze gratinate alla pugliese caratterizzate da un particolare ripieno che viene inserito in una delle valve, il tutto condito con l’acqua di cottura delle cozze. Ma il mitilo può anche essere servito crudo, ovvero alla marinara, insaporito esclusivamente con spezie, come pepe e prezzemolo, ed una spruzzata di limone.
In altri casi è preferibile gustare il mollusco cotto, come le cozze alla tarantina, un ottimo secondo piatto condito con della salsa di pomodoro ed accompagnato con del pane tostato.