Il lanzardo è un tipo di pesce azzurro molto simile allo sgombro, che ha un sapore deciso che può piacere particolarmente a chi vuole assaporare in bocca il gusto del mare, e che ha il vantaggio di essere anche particolarmente economico.
Descrizione scientifica: Scomber Japponicus
Caratteristiche fisiche
Il lanzardo è molto simile allo sgombro comune. Anche morfologicamente si assomigliano parecchio: ha il corpo allungato, slanciato, con il muso appuntito; una colorazione verde tendente la blu con pinne dorsali ben definite. Si differenzia dallo sgombro comune soprattutto per la presenza di macchie scure lungo i fianchi, e una tendenza delle scaglie a sfumare verso il giallo. Può arrivare fino a misurare 50 cm di lunghezza, ma la media è di 20 cm.
Habitat
Il lanzardo è una specie assai diffusa lungo le coste, in particolar modo del mar Mediterraneo e del mar Nero, ma può trovarsi anche nel nord Atlantico, specie lungo le coste spagnole, fino al mar di Norvegia, alle isole islandesi e al Canada. Si trova molto diffuso lungo le coste italiane, e in particolar modo nella acque pugliesi, che sono più profonde, perchè in genere vive a circa 200 metri di profondità. La pesca viene eseguita con le famose imbarcazioni dette lampare, di notte, e prevalentemente nel periodo che va da giugno ed agosto, quando i pesci di questa specie tendono a risalire maggiormente in superficie. Sono infatti attirati dalla fonte di luce delle imbarcazioni, e quindi catturati con le apposite reti. Il lanzardo però può essere preso anche utilizzando la pesca a strascico, o con le volanti.
Proprietà nutritive
Il lanzardo è un pesce molto ricco di proteine e di omega tre, ma anche piuttosto grasso, come è tipico per questa tipologia ittica che è simile allo sgombro. Inoltre, possiede nelle sue carni elevati quantitativi di sodio, fosforo e potassio, ma anche notevoli livelli di colesterolo.
Ricette di cucina
Mangiare il lanzardo non solo è buono per la salute, perché in particolar modo i molti acidi grassi che contiene contribuiscono a mantenere l’organismo attivo e in buona salute, ma fa bene anche alle tasche. Infatti, in genere, costa molto poco, tanto che è considerato il “parente povero” dello sgombro.
La sua conservazione avviene prevalentemente sottolio, una volta sfilettato, o in salamoia, perché in questo modo conserva maggiormente le sue proprietà, che invece vengono diminuite dalla surgelazione. Se consumato fresco, la sua carne appare parecchio polposa in quanto ricca di lipidi, ed è molto buona semplicemente arrostita alla brace, ma si possono ideare anche molte altre preparazioni. Il lanzardo infatti si può utilizzare in qualsiasi portata: dagli antipasti, accompagnato da olive nere e focaccia, ai primi, ad esempio per realizzare un sugo con cui condire la pasta, fino al secondo, semplicemente cotto alla piastra e condito con prezzemolo e limone.