Le acciughe al limone sono un secondo piatto tipico della tradizione ligure. Trattandosi di pesce crudo, va di fatto solo marinato, è necessario che le acciughe siano surgelate ed usate subito dopo lo scongelamento. Il processo di surgelazione serve ad inattivare il parassita Anisakis, particolarmente insidioso nel pesce crudo perché, quando ingerito, crea ulcere corrodendo i tessuti. Assicuratisi di questo, si può procedere alla preparazione.
Gli ingredienti per 4 persone sono:
– 500 grammi di acciughe fresche;
– 2 limoni;
– Basilico;
– Origano;
– Olio extravergine d’oliva;
– Sale quanto basta.
In primo luogo vanno pulite le alici e vanno tolte tutte le lische, per questo processo di diliscamento è consigliato l’uso di un coltello ben affilato. A questo punto vanno lavate e sistemate in un recipente per essere marinate. La marinatura va fatta con succo di limone le cui caratteristiche chimiche “cuociono” leggermente il pesce. Il contenitore va posto in frigo per almeno 5 o 6 ore. Trascorse queste, togliamo dal frigo le nostre acciughe e scoliamole, in questo modo possiamo togliere tutto il succo di limone in eccesso. Infine, vanno disposte le acciughe su di un piatto e condite con sale, origano, basilico sminuzzato e un filo d’olio extravergine d’oliva. Il nostro piatto è pronto per essere mangiato, infatti si tratta di una pietanza che va servita fredda. Il tempo di preparazione, quindi, dipende quasi esclusivamente dal tempo in cui lasceremo le acciughe a marinare in frigo, in quanto diliscamento e condimento non richiedono più di 10 minuti. Consigliamo di abbinare questo secondo ad un primo sempre di mare, come gli spaghetti con le vongole o ai frutti di mare. Come contorno, sono ottime delle patate lesse, della rucola, o una fresca e semplice lattuga. Consigliamo, in ultimo, di innaffiare il tutto con del buon vino. Quando si tratta di pesce, è d’obbligo usare un vino bianco. Possiamo scegliere un vino della liguria, per rimanere il tema con il secondo piatto, come il Cinque Terre DOC o un Vermentino DOC, oppure optare per vini di altre regioni come Il Fiano d’Avellino o la Falanghina Beneventana (entrambi DOC) della regione Campania, o l’ottimo Grillo di Sicilia IGT. Acciuga