Il crangon crangon, chiamato comunemente gambero grigio, è un gambero (o ‘gamberetto’, vista la dimensione) appartenente alla famiglia dei crangonidi, ed è conosciuto anche con il nome di granat. Fra la vasta varietà di gamberi, è uno dei più diffusi al mondo. Tutti sicuramente ne avremo visto almeno uno, vista la sua diffusione: è un gambero dal guscio grigiastro e semitrasparente.
Descrizione scientifica: Crangon Crangon
Caratteristiche Fisiche
Il corpo del gambero adulto può variare dai sei centimetri, fino ad arrivare ad un massimo di nove centimetri circa. Il carapace è solitamente cosparso di puntini neri, ed è diviso in due parti: quell’anteriore che comprende due antenne allungate, che rappresentano i suoi organi sensoriali, due piccole chele ed il capo; e quella posteriore che comprende l’addome, diviso in diversi segmenti e sotto cui sono presenti diverse sottilissime zampe, ed alla fine di esso si può trovare la coda, che permette all’animale di indietreggiare velocemente, nel tipico movimento dei gamberi.
Quando viene cotto, il gambero grigio diventa – come la maggior parte dei crostacei – di colore rosa.
Habitat
Il gambero grigio vive nel Mare Adriatico oppure nell’Atlantico Orientale, solitamente ad almeno venti metri di profondità e su fondali sabbiosi. Il metodo di cattura prevede l’utilizzo di reti a strascico, e spesso un primo trattamento termico viene effettuato proprio dopo la pesca.
Proprietà Nutritive
Per quanto riguarda le proprietà nutritive, i gamberi sono certamente uno dei piatti meno calorici e d una buona quantità di proteine a scapito dei pochi grassi. Nello specifico, ogni gambero può arrivare fino a 71 calorie per 100 grammi di prodotto, con un apporto di 13,6 grammi di proteine e solo 0,6 grammi di grassi. Il gambero grigio ha inoltre il vantaggio di possedere parecchio sodio ed essere comunque molto digeribile.
Ricette di cucina
Innanzitutto, un consiglio: il gambero grigio deve essere fresco per ottenere un piatto migliore. All’acquisto, dunque, bisogna controllare se nel guscio sono presenti delle macchie nere che non vengono via facilmente: in questo caso, significa che il crostaceo non è fresco, ed allora è meglio prenderlo surgelato. Il corpo deve essere rigido e l’odore delicato, non tendente all’ammoniacale.
Il gamberetto va cotto per davvero pochissimo tempo, in modo da conservarne tutto il sapore e non perdere tutte le sue proprietà nutritive. Basta lasciarlo cuocere fino a quando non assume un aspetto rosato, insomma.
In cucina, i piatti più famosi dove viene utilizzato sono gli arancini di gamberetto, lo jambalaya (risotto di gamberetti e salsiccia), i ravioli ripieni di gamberetti, la pasta con zucchine e gamberetti, i cocktail di gamberetti, l’insalata di mare mista, e davvero molti, molti altri piatti.