Il nome granseola deriva dal veneziano granso (granchio) e seola (cipolla). E’ un crostaceo ed è la qualità di granchio più grossa per dimensioni oltre ad essere una delle più prelibate al pari dell’aragosta. Descrizione scientifica: Maja Squinado
Caratteristiche fisiche Ha una forma riconducibile a quella di un ragno: il corpo ricorda la forma di un cuore ricoperto di tubercoli, ha 4 paia di zampe lunghe e sottili che usa per spostarsi, due chele dello stesso spessore delle zampe che usa per afferrare le prede e difendersi da attacchi esterni e 2 denti cuneiformi anteriori leggermente più chiari. La differenza tra la granseola maschio e femmina è soprattutto per le dimensioni e forma della coda: il maschio è più grosso della femmina e la coda è lunga e sottile mentre nella femmina è piatta perché funzionale alla deposizione delle uova. Sia le femmine sia i maschi sono di un colore marroncino con sfumature di rosso e ricoperte entrambi da peli molto duri soprattutto nel periodo di accoppiamento. È un crostaceo dalle grandi dimensioni rispetto alle caratteristiche della specie, può raggiungere infatti i 25 cm di lunghezza, 18 cm di larghezza e i 500 g di peso.
Habitat La granseola vive nei mari dell’Oceano Atlantico quindi la si trova dall’Irlanda alla Guinea ma è anche molto diffusa nel Mar mediterraneo. Nelle coste italiane la si trova su fondali sabbiosi fino a 100 m di profondità ma anche sugli scogli e molto spesso mimetizzata con le alghe e le rocce. Oltre a mimetizzarsi in certi periodi cambia anche il carapace e proprio in questo periodo risulta essere indifeso rispetto agli attacchi esterni. Si nutre di alghe e piccoli pesci. La zona più ricca per la sua pesca è l’ Adriatico settentrionale e le zone lagunari : si pesca con le nasse (trappole a maglie sottili) ma è molto diffuso anche l’allevamento che risulta più sicuro e controllato.
Proprietà nutritive La granseola è una crostaceo nutriente e poco grasso: ricco di potassio, fosforo e sodio è costituito per l’80% da acqua. La carne utilizzata in cucina è solo una porzione di tutto il corpo, di solito infatti si privilegiano le parti più nutrienti e meno grasse. È consigliato acquistare la granceola viva per assicurarsi che sia fresca. Per esserne sicuri bisogna verificare che non odori di ammoniaca poiché vorrebbe dire che è iniziato il processo di decomposizione degli organi interni. Se si hanno dubbi sulla sua freschezza meglio acquistarla surgelata. Va consumata nel giro di poco tempo quindi se viva al massimo in giornata mentre se è surgelata entro ventiquattro ore circa dallo scongelamento. Ricette di cucina La granseola è un crostaceo prelibato e molto caro quindi in cucina si cerca di seguire procedimenti semplici in modo da non intaccare le proprietà nutritive e preservarne il gusto. In generale meno si cuoce la sua carne meglio è, un po’ il consiglio che vale per tutti i crostacei. I passi preliminari alle preparazioni di ricette a base di granseola prevedono intanto la raschiatura del carapace per eliminarne i peli e le alghe e la bollitura del crostaceo per intero senza romperlo. Una volta bollita la si può servire intera. Altre ricette che prevedono la cottura della granseola in sughi o zuppe utilizzano la polpa sbollentata e sfumata con vino e aromi oppure cucinata con pomodoro senza troppe spezie che coprano il suo delizioso sapore.