Che il pesce sia utile per la memoria, lo sentiamo fin da quando siamo piccoli. Ma ora è una delle principali riviste scientifiche a supportare la tesi grazie a uno studio sperimentale condotto da Alex Richardson e Paul Montgomery della Oxford University.
Lo studio, pubblicato da Plos One, ha messo a confronto ben 493 bambini di età compresa tra i 7 e i 9 anni e ha evidenziato come i più piccoli con maggiore concentrazione di grassi omega-3 nel sangue siano quelli con migliore rendimento scolastico. Tra i banchi, chi mangia sostanze ricche di omega-3, come i pesci, ottiene risultati più brillanti, soprattutto nella lettura e nella memorizzazione delle nozioni.
Gli omega 3 sono un gruppo di acidi grassi essenziali. Sono essenziali per il corretto funzionamento dell’organismo e si trovano principalmente nelle membrane cellulari, aiutando, tra le altre loro funzioni, a mantenere queste ultime integre.
Gli studi effettuati sugli effetti degli acidi grassi omega-3 sul corpo sono molti, a partire dalle ricerche che ha condotto l’Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri (ANMCO), che ha dimostrato come questi grassi siano un toccasana anche per il corretto funzionamento del cuore, allo studio Nejm sempre nel campo cardiologia. A questi studi oggi si aggiunge quello di Richardson e Montgomery che hanno provato una volta per tutte come i detti antichi abbiano una base di verità. Il pesce fa bene alla memoria. Dopo avere confrontato la quantità di pesce mangiato dai piccoli e le quantità di omega-3 presenti nel loro sangue, gli scienziati hanno potuto stabilire come questi acidi grassi influiscano positivamente sull’apprendimento, sulla lettura e sulla memoria.
La fonte principale dei grassi omega-3 è proprio il pesce. Troviamo questa sostanza anche nell’olio di pesce, nei crostacei, nelle noci e negli oli vegetali come quello di lino, quello di ribes nero, di colza e di sacha inchi, una pianta rampicante della famiglia delle Euphorbiaceae, proveniente dalla foresta pluviale amazzonica peruviana.
Non ci resta che inserire almeno una volta alla settimana questi alimenti nella nostra alimentazione e, soprattutto, in quella dei nostri bambini. Esiste anche una vasta gamma di integratori utili per l’inserimento di questa sostanza nel nostro regime alimentare. Che sia tramite integratori o tramite buon cibo, li aiuteremo ugualmente a fare meno fatica sui libri e a raggiungere migliori risultati sulle pagelle e nella vita di tutti i giorni. Buon appetito!